lunedì 28 dicembre 2020

STEP #26 - LA CHIMICA E L'ARCHIPENDOLO

Un particolare tipo di archipendolo, quello da bombardieri, trovò applicazione anche in campo militare dove veniva usato per misurare l'alzo dei cannoni ( STEP #03 ). Proprio il cannone rappresenta il ponte tra l'archipendolo e la chimica. Fino a circa il 1850, l'esplosivo utilizzato nei cannoni fu la polvere da sparo (o polvere nera). La polvere da sparo è una miscela di nitrato di potassio (salnitro), carbone e zolfo, generalmente nelle proporzioni di 75 a 15 a 10. L'energia necessaria al lancio delle palle da cannone si otteneva dalla reazione chimica esplosiva originata dalla combustione della povere da sparo che consiste in una reazione di ossidazione dove alcuni atomi di ossigeno dei reagenti fungono da comburenti e ossidano i combustibili. Una volta attivata, la reazione esplosiva trasforma molto rapidamente sostanze ad elevato contenuto energetico in gas a basso contenuto energetico che ritrovandosi in un ambiente angusto ad altissime pressioni e temperature generano una spinta fornendo l'energia necessaria alle palle di cannone per essere sparate.
La reazione chimica è la seguente, dove il salnitro fornisce al carbonio e allo zolfo l’ossigeno necessario alla loro combustione:

10 KNO3 + 8 C + 3 S → 2 K2CO3 + 3 K2SO4 + 6 CO2 + 5 N2

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