mercoledì 25 novembre 2020

STEP #22 - UN MANUALE D'USO

L' archipendolo veniva impiegato principalmente come strumento in grado di individuare un piano di riferimento e come strumento di misura dell'inclinazione di una superficie. Ne facevano un tale utilizzo sia gli artigiani che i carpentieri e ingegneri nel campo dell'edilizia.

PER MISURARE L'INCLINAZIONE DI UNA SUPERFICIE è sufficiente poggiare l'archipendolo sulla superficie stessa e leggere la misura dell'angolo individuato dal filo a piombo sulla traversa: tale angolo è proprio l'inclinazione cercata.

PER REALIZZARE UNA SUPERFICIE ORIZZONTALE è sufficiente poggiare l'archipendolo sulla superficie di interesse e inclinarla in modo tale che il filo a piombo passi sul punto medio della traversa. Tale superficie mantenuta in quella posizione individua il piano orizzontale che può fungere da riferimento per esempio nella costruzione di un ponte.

 


In campo topografico l'archipendolo viene utilizzato ancora oggi come strumento artigianale con cui INDIVIDUARE LE CURVE DI LIVELLO. Tale operazione consiste nel tracciare linee sul terreno passanti per punti che si trovano alla stessa altezza sul livello del mare. Per realizzarle, si inizia posizionando i piedi alla base dell'archipendolo su una porzione di terreno. Si prende nota dell'inclinazione misurata sulla traversa dell'archipendolo e si marcano a terra le posizioni su cui poggiano i piedi dell'archipendolo. Poi, tenendo fermo un piede dell'archipendolo e usandolo come perno, viene fatto ruotare lo strumento di circa 180°. A questo punto, aggiustando la posizione dell'archipendolo con piccoli spostamenti del piede che è stato fatto ruotare, si cerca di raggiungere la stessa misura dell'inclinazione rilevata precedentemente e si marca a terra la nuova posizione individuata. Procedendo così si individuano punti sul terreno che una volta uniti descriveranno una curva di livello ad una altezza sul livello del mare pari a quella del punto di partenza.

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